"NO" ALLA NUOVA VIA PER L'ITALCAVE

L’Amministrazione comunale di Statte si oppone alla istanza di un ulteriore pronunciamento di Valutazione di Impatto Ambientale da parte dell’Azienda Italcave Spa.L

 o scorso 6 ottobre,  la giunta municipale su  proposta dell’assessore all’ambiente, Vincenzo Chiarelli,  ha approvato la delibera n.38 che  esprime parere sfavorevole sulla richiesta avanzata dalla Società Italcave  Spa finalizzata  alla prosecuzione dell’esercizio della discarica con una volumetria di rifiuti da stoccare pari al doppio di quella  in precedenza richiesta ed autorizzata.

 L’ atto deliberativo è stato inviato  agli interessati al procedimento di VIA, nonché a tutti gli Enti di controllo ambientale, ecologico e sanitario e agli Enti territoriali straordinari affinché sia tutelata la comunità in special modo la contrada limitrofa all’impianto.

 Più volte, in un passato recente i residenti in quella contrada hanno denunciato malesseri  e problemi di salute, dunque l’amministrazione  ha ritenuto che l’imprenditore debba adottare tutte le misure   necessarie ad evitare il disagio , il fastidio o il disturbo generalizzati, che possano turbare il modo di vivere quotidiano.

 La competente autorità amministrativa o di  controllo ha attestato  che “l’impianto non produce inquinamento atmosferico” ma, dal momento che oggetto giuridico non è la atmosfera,  bensì le persone che possono ricevere pregiudizio diretto da eventuali emissioni eccedenti, risulta quanto mai inopportuno  l’ampliamento della discarica.

 Nonostante l’azienda non ricada in territorio di Statte, comunque la comunità di Statte è maggiormente colpita dal disagio delle emissioni odorigene.

 Lo stesso Tribunale Amministrativo di Lecce  ha riconosciuto “ che le emissioni della discarica sembrano fattore idoneo ad avere di per sé, indipendentemente dalla nocività delle sostanze che le producono, un significativo  impatto sulla salute pubblica” ed ha ritenuto necessario  adottare ogni provvedimento utile a tutelare la popolazione stattese “colpita già da tempo, nell’integrità psico – fisica dagli effetti pregiudizievoli conseguenti ad un innegabile deterioramento delle condizioni di vita”. Tale ordinanza cautelare è stata confermata in Appello dal Consiglio di Stato.

 Alla   delibera , è allegata una relazione tecnica del responsabile del governo del territorio che  puntualmente reca informazioni, supportate da date ed atti, relative alla “esperienza storica “ della discarica .

 “L’amministrazione – è scritto nella delibera

 

      -  atteso che il Territorio del Comune di Statte e quello del Comune di Taranto sono stati dichiarati ad elevato rischio ambientale e sanitario dal Consiglio dei Ministri il 30 novembre 1990 e dalla Organizzazione mondiale della Sanità
       - che la Provincia di Taranto a seguito di una valutazione sull’emergenza ambientale ha espresso la volontà di non concedere ulteriori autorizzazioni di discariche per il conferimento di rifiuti, in quanto il fabbisogno del territorio è più che soddisfatto dalla presenza degli impianti esistenti,

   -che vi è un numero  di realtà potenzialmente inquinanti nel territorio comunale e nel contesto delle aree industriali di Taranto, tanto da costituire fonte di studio da parte di Istituti di ricerca, del Ministero della salute e organismi universitari, che nell’area vicina a quelle dell’Italcave insistono le discariche di tipo ex2B ed ex 2C di proprietà dello stabilimento Ilva, di notevole impatto per il territorio di Statte,

      -che lo stesso Comune di Statte ha ottenuto diversi e notevoli finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente per dare inizio al complesso  e lungo lavoro di bonifica di alcune porzioni di territorio(…) 

         -che occorre coniugare e conciliare il diritto e la libertà dell’iniziativa economica privata con le esigenze del rispetto della tutela del territorio, del corretto uso dello stesso e della tutela della salute  al fine di assicurare un adeguato livello qualitativo della vita umana dal punto di vista biologico e sanitario;

 

ritiene che in ordine alla discarica in oggetto che ha dimostrato fuori da ogni ragionevole incertezza, che dalla gestione della stessa discarica sono scaturiti notevoli e gravi disagi biologici sanitari ai residenti di Statte nonché agli operatori delle aziende che si trovano nelle vicinanze dell’impianto e che tali disagi permangono anche nell’attualità, senza che per altro, dai competenti organi deputati al controllo siano state fornite rassicurazioni  in merito alle verifiche sempre e ripetutamente richieste da questo ente, non si può non esprimere un parere negativo alla istanza avanzata dalla società Italcave Spa circa un ulteriore pronunciamento  di Valutazione di Impatto Ambientale per la prosecuzione dell’esercizio della discarica con una volumetria di rifiuti da stoccare pari al doppio di quella in precedenza richiesta ed autorizzata se pure nella considerazione che, da quanto dichiarato dalla società, la variazione della volumetria sia “dovuta ad un errore materiale nel calcolo dei volumi effettuati all’atto di presentazione del progetto iniziale” e comunque confermata in tutti gli atti progettuali presentati successivamente all’approvazione del progetto e nell’esercizio dell’impianto.”