XIV ANNIVERSARIO DELL'AUTONOMIA AMMINISTRATIVA
E’ un passaggio difficile quello adolescenziale, un passaggio che impegna tutti i bambini a diventare uomini e donne.
Questo momento reale della vita di ogni uomo potrebbe essere utilizzato metaforicamente per il Comune di Statte che il primo maggio compie quattordici anni di Autonomia amministrativa e che con non poche difficoltà e molte inquietudini si avvia verso un proprio sviluppo, indipendente dalla famiglia tarantina.
E’ stato entusiasmante il momento della nascita, una nascita voluta plebiscitariamente da tutto il popolo che espresse, attraverso il referendum, la forte volontà di rinascere autonomamente e di determinare il proprio progresso.
Così è stato ed il cammino è ancora tutto in salita.
Dal 1 maggio 1993 si sono succedute quattro Amministrazioni Comunali, intervallate da due gestioni commissariali, e i quattro sindaci che hanno governato e governano la comunità e il territorio hanno accompagnato e accompagnano con passione la crescita e lo sviluppo di questo giovanissimo comune.
Sono grandi e complesse le problematiche che vive, ma Statte, ha dalla sua l’entusiasmo e la freschezza di soli quattordici anni.
Il 23 e il 24 aprile, nel ricordo dell’Autonomia, l’amministrazione Comunale ha voluto coinvolgere gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e i ragazzi della scuola media perché potessero conoscere la storia di questo traguardo importantissimo per l’intera comunità.
Tale percorso è stato ricostruito con tanta passione e con grande impegno dai maestri Francesco Caminiti e Giuseppe Mastromarino, entrambi insegnati elementari, impegnati in prima persona nella storia gloriosa dell’Autonomia comunale di Statte e nel più che fervido movimento popolare che condusse al risultato plebiscitario del referendum che sancì la imponente volontà dei cittadini di Statte di autogovernarsi.
Questa bella storia, emozionate quasi come una di rivoluzione, iniziò molti anni fa dall’idea dello stattese prof. Francesco De Sabato che già nel 1970 con il numero unico de “ la Lega degli stattesi” iniziò a fomentare il desiderio di Autonomia.
Così c si concludeva il suo appello agli stattesi: “ Domani quando i colori del Giovane Comune sventoleranno sulla Torre dell’orologio, tutti sapranno che Statte è diventato un paese di uomini liberi”.
Oggi Statte è il più giovane Comune della provincia ionica e i suoi colori sono il giallo e il verde. Quel seme gettato da De Sabato nel 1970 germogliò dopo più di vent’anni e con grande cuore, quegli anni sono raccontati in “C’era una volta un sogno”, il titolo del lavoro dei maestri che percorre il travagliato e tortuoso percorso caratterizzato da entusiasmi, ma anche da sconforti e abbandoni. All’incontro con i ragazzi della scuola media hanno partecipato anche il sindaco Miccoli, l’assessore De Pace e il prof. Cosimo Calabretti.
L’inclemenza del tempo della giornata del 1 maggio non ha concesso lo svolgersi di tutti gli eventi organizzati per l’occasione. Nel mattino, il carro dei comici nell’ambito della Folk FierArt “ Le grandi narrazioni nell’Habitat Rupestre e nella terra delle Gravine”, e la Banda giovanile di Fiati “Città di Statte” hanno cercato di far assaporare il momento di festa . La pioggia del pomeriggio non ha permesso sia il concerto della Banda in Piazzetta Sant’ Antonio né l’attesa presentazione del libro del prof Angelo Marinò e di Cosimo Scaligina “ Alle tiijèmbe de Tataranne. Poesia popolare, tradizioni e vita di un tempo” (ed. Pugliesi) e lo spettacolo del Gruppo Teatro Statte “ U cunte de Tataranne”. I tre momenti verranno riproposti nei prossimi giorni .
Si è svolta invece regolarmente la programmazione proposta da
le Grandi Narrazioni, presso la bellissima masseria , Accetta Grande : La folk Fierart con la partecipazione di artisti e artigiani stattesi, , la rappresentazione del gruppo Folk Mottl la fnodd, il concerto del tenore Luigi Cutrone col pianoforte di Antonio Guida, la proiezione del film “ Papa Ciro Un Brigante tra noi”, regia del dott. Antonio Vincenzo Greco e la performance di Alba Donato.