Le Masserie

Antiche fattorie fortificate, le masserie restano tuttora intatte nel territorio, ancora abitate da mezzadri e contadini che si dedicano alla cura delle terre. Spesso le costruzioni sono sorte in luoghi dove magari c’erano dei villaggi rupestri, o dei casali medievali, dunque potrebbero rappresentare la continuità storica, l’evoluzione degli insediamenti.
Se ne riportano alcune, che potrebbero divenire meta per visitatori, altre sono in stato di abbandono, ma potrebbero essere recuperate e restituite alla comunità.

Masseria di Leucaspide.
La fattoria o masseria di Leucaspide, bianca, circondata da una veranda ad archi, troneggia sul costone occidentale della gravina. Si fregia di un singolare giardino storico, di una chiesetta, di splendidi campi e frutteti. Fu costruita dai Gesuiti nel ‘500, nel Seicento masseria e gravina furono possedimento dell’ordine monastico delle Clarisse e nell’ottocento appartenne a sir James Lacaita, gentiluomo italo inglese, patriota e senatore del regno d’Italia, sospettato di essere agente segreto della corona inglese. Il figlio, Charles fu un valente botanico che condusse importanti studi sulla flora delle gravine. La masseria di Leucaspide resta uno dei punti più suggestivi e ricchi della Murgia. Crocevia di storie, epoche e leggende testimoniate da quanto ancora è apprezzabile in questo delizioso lembo di terra carsica e porosa, impressa di passato, molto remoto apprezzabile grazie ai notevoli rinvenimenti. La costruzione che si scorge tra la foltissima vegetazione rapisce il visitatore attraverso il naturale fascino surreale, attraverso il contrasto dei colori e le testimonianze della storia. Ma anche la suggestione delle leggende. Il fantasma di sir James che i coloni del novecento credevano alloggiasse nei piani signorili della costruzione, o i briganti padroni e conoscitori di ogni antro e di ogni anfratto, qualche secolo prima.

La Ross viene rapita dal familiare profumo dell’asfodilo, dalle forme fantastiche che assumevano gli alberi di carrubo e di ulivo, giungeva a Leucaspide alla luce del plenilunio, in carrozza. Quella luce magica c’è ancora, e quando i tersi tramonti invernali, lucidati dal vento di nord - ovest permettono di ammirare l’intero golfo di Taranto sormontato più a occidente dalle cime calabresi e lucane i profumi diventano più intensi e si sposano con quelli del mare, lontano pochi chilometri.

Todisco
E’ sita ad est del comune e a ridosso di un dirupo della gravina di Mazzaracchio, presenta garritte e torri di avvistamento tali da renderla fortificata. E’ di notevole interesse storico, conserva integre le caratteristiche architettoniche e morfologiche di un casale. E’ dotata di un caratteristico frantoio ipogeo, composto da due macine e da una batteria di torchi alla genovese, una serie di stanze ai lati del corridoio sottostante, di cui alcune adibite al contenimento delle olive (scaricate nei relativi fori) e altre come dimore per animali e per prestatori d’opera .

Masseria Spagnolo
Anch’essa ubicata ad est del comune, attualmente “Castello Spagnolo” , è un’elegante e ricercata struttura ricettiva.

Accetta grande

E' posizionata sul lato avest della Gravina di Leucaspide, non ha un uso specifico. E' costituita d aun imponente edificio, della tipologia a corte chiusa. Alla masseria si accede per mezzo di due portali. Sono presenti diversi ovili con relativo mungitoio, stalle, un colombaio e gallinaio. Un chiesetta completa il panorama esterno alla corte.

Accetta Piccola

E' posizionata sul lato avest della Gravina di leucaspide, a nord di Accetta, ed attualmente è sede di un'azienda agricola.

Capocanale

Situata alla periferia dell'abitato di Statte, è datata al XVI secolo.

Altre interessanti strutture sono quelle delle masserie Giranda, Grottafornara, Santa Teresa.